Credito fotografico: Bios
1. WANGARI MAATHAI (Kenya)
Una vita di primati: Wangari Maathai è stata la prima donna africana a ricevere il Premio Nobel per la Pace nel 2004, “per il suo contributo allo sviluppo sostenibile, alla democrazia e alla pace”. È stata anche la prima donna a conseguire un dottorato di ricerca in Africa orientale e centrale.
Pioniere dell’economia verde: Wangari è stato un pioniere dell’economia verde come percorso verso lo sviluppo sostenibile. Ha ispirato migliaia di persone a dedicare volontariamente il loro tempo a piantare alberi. A lei si attribuisce il merito di aver creato il movimento Green Belt che ha portato alla piantumazione di oltre trenta milioni di alberi in Africa.
Citazione degna di nota: “Quando piantiamo alberi, piantiamo i semi della pace e della speranza”.
Credito fotografico: Wikipedia
2. RUTH BADER GINSBURG (Stati Uniti)
Accademico e avvocato: Conosciuta affettuosamente come The Notorious RBG, Ruth è stata giudice associato della Corte Suprema degli Stati Uniti dal 1993 fino alla sua morte nel 2020. Fu la prima donna ebrea e la seconda donna a servire a corte.
Vincere per le donne: Ha trascorso gran parte della sua carriera legale come sostenitrice dell’uguaglianza di genere e dei diritti delle donne. Ad esempio, le è stato attribuito il merito di aver contribuito a ispirare il Lilly Ledbetter Fair Pay Act, che rende più facile per i dipendenti vincere le denunce di discriminazione salariale.
Citazione degna di nota: “Le donne avranno vera uguaglianza solo quando gli uomini condivideranno con loro la responsabilità di allevare la prossima generazione.“
Credito fotografico: Scientific American
3. ELA BHATT (India)
Leader indipendente: Ela è un’organizzatrice e attivista che ha fondato la Self-Employed Women’s Association of India (SEWA) nel 1972. Nel 2007 è stata anche nominata da Nelson Mandela nel gruppo di leader mondiali noto come The Elders.
Riconoscimento: Come parte dei movimenti internazionali del lavoro, delle donne e della microfinanza, ha vinto diversi premi nazionali e internazionali, tra cui il Right Livelihood Award per “aver aiutato i produttori a casa a organizzarsi per il loro benessere e il rispetto di sé”.
Citazione degna di nota: “Sono le donne le leader del cambiamento e senza la loro partecipazione la povertà non potrà mai essere rimossa.“
Credito fotografico: Governance Now
4. LAUDELINA DE CAMPOS MELO (Brasile)
Changemaker: Laudelina è stata un’organizzatrice brasiliana e sostenitrice dei diritti dei lavoratori. Nel 1936 creò la prima associazione di collaboratrici domestiche in Brasile.
Nel 1961, Laudelina fondò l’Associazione dei lavoratori domestici di Campinas (Associação dos Empregados Domésticos de Campinas) per unire i lavoratori domestici e dotarli di competenze di alfabetizzazione. Grazie al suo lavoro, nel 1972 le collaboratrici domestiche brasiliane ottennero il diritto alla previdenza sociale e alle ferie annuali pagate.
Eredità: nel 2020, Google ha festeggiato il 116° compleanno di Laudelina con un Doodle.
Credito fotografico: Fenatrad
5. EMMELINE PANKHURST (Regno Unito)
Fatti, non parole: Emmeline Pankhurst è stata un’attivista britannica e sostenitrice dei diritti delle donne. Nel 1889 fondò la Women’s Franchise League, guidando la lotta per permettere alle donne sposate di votare alle elezioni locali.
Conquistare il diritto di voto: Emmeline aiutò le donne britanniche a ottenere la parità di diritto di voto nel 1928. Si è trattato di un passo importante verso la promozione della parità di retribuzione e di diritti nel mondo del lavoro
Citazione degna di nota: “I fatti, non le parole, dovevano essere il nostro motto permanente”.