Nel secondo trimestre 2023 i settori più dinamici sono il “commercio e turismo” e l’industria. Disoccupazione giovanile ai minimi storici.
Raggiungono il valore record di 333mila gli occupati in provincia di Modena nel secondo trimestre del 2023, lo attestano i risultati dell’indagine Istat sulle Forze di Lavoro elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena. Crescono infatti di 16mila unità gli occupati rispetto a giugno 2022, pari ad un incremento tendenziale del 5,2%, migliore sia del dato regionale (+1,5%) che di quello nazionale (+1,6%). Molto positivo anche il confronto con il 1019, con una crescita del +4,4%.
Di concerto con gli occupati aumentano anche le forze di lavoro, cioè le persone che cercano di entrare attivamente nel mondo del lavoro: grazie ad una crescita del 4,8% si guadagnano 16.000 persone in più, superando così i livelli pre-pandemia. In questo modo calano gli inattivi (-5,5%) e il corrispondente tasso di inattività diminuisce dal 27,5% al 24,5%. Scende infine il numero delle persone in cerca di occupazione (-6,3%), portando il relativo tasso di disoccupazione dal 4,7% al 4,3%.
I settori economici hanno andamenti molto differenti nella dinamica degli occupati: le costruzioni hanno terminato il trend positivo e rimangono costanti rispetto all’anno precedente, così come l’agricoltura; l’incremento maggiore si verifica nel “commercio e turismo” (+6,4%), seguito dall’industria (+5,9%) e dagli “altri servizi” (+4,0%).
Cambia così la composizione degli occupati per settore: gli “altri servizi” hanno la preponderanza con il 39,5% del totale, seguiti dall’industria (38,0%) e dal “commercio e turismo” (15,1%), mentre scende leggermente la quota delle costruzioni (5,7%). L’agricoltura ricopre infine un ruolo marginale nell’occupazione modenese (1,8%).
Degno di nota è il record per la disoccupazione giovanile (15-24 anni), che registra il valore minimo mai raggiunto (8,5%), contro la media regionale del 17,4%.
Tutte le variazioni tendenziali citate si riferiscono al confronto fra la media annuale del periodo “luglio 2022/giugno 2023” e quella del periodo “luglio 2021/giugno 2022”.